Descrizione
Negli ultimi giorni in alcune zone di Comuni della Val Vibrata si registrano segnalazioni di carenza d’acqua. Fortunatamente (e grazie all’assetto tecnico e alla capacità di intervento che la Ruzzo Reti si è data) la situazione non è grave, come in gran parte dell’Abruzzo. Ma la carenza c’è. Le sorgenti della Ruzzo Reti hanno avuto una diminuzione della loro portata di circa il 30%. Il nostro territorio, e non solo, risente di una carenza idrica causata dalla scarsa nevosità e piovosità degli ultimi anni. A tutto ciò si aggiunga che in questo periodo c’è un notevole incremento dei consumi causati dalla stagionalità delle presenze sul territorio, a forte vocazione turistica, accentuato tra l’altro da mesi con aumento dei consumi d’acqua per l’emergenza sanitaria Covid-19. Lo schema idraulico dell’acquedotto del Ruzzo per natura strutturale penalizza i comuni cosiddetti “terminali”. Per ovviare a questo disagio la Ruzzo Reti ha messo in campo misure straordinarie, quali il trasporto di acqua con autobotti (15 trasporti straordinari in Val Vibrata solo il 9 agosto), manovre straordinarie sulle reti, chiusura dei fontanini pubblici, monitoraggi rafforzati di impianti e reti, misure insomma che quotidianamente “spostano” acqua sulle zone più critiche.
Gli operatori sono costantemente impegnati, 24 ore su 24, 7 giorni su 7, per monitorare l’andamento delle reti e valutare in tempo reale le azioni utili da eseguire, fino eventualmente a ricorrere alla chiusura programmata dei serbatoi nelle aree più critiche. Naturalmente appena la nuova captazione delle acque per la Val Vibrata e per il rafforzamento di erogazione di tutte le zone sarà effettiva (i lavori sono a buon punto) il problema carenza non si presenterà più. Intanto però è necessario far fronte a questi disagi ed è indispensabile che i Sindaci di tutti i Comuni (non solo quelli interessati al problema immediato) facciano si che la Cittadinanza rispetti le regole per il risparmio dell’acqua. I Sindaci possono ricordare ai propri concittadini il sostegno del corretto uso dell’acqua destinata al consumo umano e contrastare le cattive abitudini come, ad esempio, l’innaffiamento di orti e giardini e il lavaggio di autovetture o altro.